Sport: salute e benessere anche nella Settimana dello studente
Tra le tematiche prese in esame anche in questa edizione della Settimana dello Studente, una di quelle che tocca più da vicino, soprattutto noi ragazzi, è certamente lo sport, inteso non come semplice beneficio per il corpo, ma come valvola di sfogo e supporto per la mente. Proprio su quest'ultimo focus si è tenuta una conferenza molto interessante e coinvolgente con l’associazione sportiva pallavolistica "Todo Sport".
Lo sport è il migliore alleato della nostra salute: praticato a tutte le età, offre innumerevoli vantaggi sia al corpo che alla mente. I latini infatti dicevano: "mens sana in corpore sano", per indicare che per aver sane le facoltà dell'anima, bisogna aver sane anche quelle del corpo, in virtù dell'unità psicofisica.
Fare sport fa bene, eppure viviamo in una società sempre più sedentaria. Basti pensare che, solo in Italia, il 38% della popolazione ha dichiarato di non praticare nessuna attività motoria. Il corpo ha bisogno di movimento, una regolare attività fisica diminuisce l’insorgenza di patologie e il rischio di obesità. Lo sport ha effetti positivi anche sulla mente: allevia ansia e tensioni, permette di scaricare il nervosismo, favorisce la socializzazione, la piena affermazione dell’individuo e aumenta l’autostima. Inoltre, lo sport ha in sé un elevato valore morale perché, fin da bambini, si impara a rispettare le regole e gli altri, perché nella vita l’importante non è vincere, ma dare sempre il meglio di sé nel ruolo che si ricopre. Lo sport deve essere sana competizione e voglia di perfezionarsi, collaborazione e aiuto reciproco, obiettivi e limiti da superare.
Anche l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, su cui l’intera Settimana si é fondata, pone l’accento su salute e benessere, in particolare nel terzo obiettivo. Esso si prefigge sostanzialmente di ridurre la mortalità dei bambini che vivono in condizioni disagiate, di porre fine alle epidemie e di conseguire una copertura sanitaria globale. Anche in questo caso lo sport occupa una posizione primaria perché è un linguaggio universale che unisce popoli, culture e generi. Con questo presupposto, nel 2017, l’UNESCO ha reso operativo il Piano di Kazan, un accordo globale che unisce le politiche sportive e gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Per questo motivo lo sport va oltre il terzo obiettivo poiché riduce le disuguaglianze tra i Paesi, promuove la crescita economica e garantisce istruzione di qualità e uguaglianza di genere. L’industria sportiva riesce persino ad incoraggiare la lotta contro il cambiamento climatico. Un esempio importante è quello del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) che ha sviluppato strategie di sostenibilità basate su infrastrutture e siti naturali.
Continuiamo a fare sport per il nostro bene e per quello della società!