Silvio Perrella e il suo ultimo libro “Io ho paura”
Il laboratorio di scrittura creativa e lettura non poteva concludersi meglio. Le parole di uno scrittore colto ed eclettico, il reading di un attore versatile come Alberto Micelotta e la fisarmonica del sorprendente Simone Tolomeo hanno dato vita ad uno specialissimo incontro con l’autore, animato più che moderato dalla professoressa Caterina Villì.
In aula magna si respirava l’aria estiva di Qui, isola immaginaria e realissima di un Sud qualunque e, probabilmente, tutti i presenti si sono ritrovati a nuotare “da qui a lì” insieme al protagonista di “Io ho paura” e, nuotando, a pensare alle proprie paure, piccole e grandi, naturali e industriali.
Un incontro irrituale anche nel momento degli interventi degli studenti, che si è trasformato in un dialogo serrato e coinvolgente con lo scrittore. Silvio Perrella ha voluto e saputo condividere tempo, emozioni, riflessioni con una platea di ragazzi e l’ha fatto leggerezza, serietà e vero interesse. E tutto ciò traspare dalle parole che ha voluto dedicare agli studenti:
“Incontrarvi, cari ragazzi, mi ha lasciato il desiderio d'incontrarvi di nuovo. Ho sentito che durante il nostro colloquiare si è creato un contatto. L'ho capito sia per il tipo di domande che mi avete posto; ma soprattutto quando siete venuti a farvi firmare le copie del mio libro. E' stato quello il momento di un rapido ma fertile confronto uno a uno: guardarsi negli occhi, dirsi una parola chiave che mi aiutasse a farvi una dedica non generica, il darsi la mano. In questi momenti sono riemersi i temi dominanti del nostro incontro. Primo: il non aver paura dei sentimenti, sintetizzabile in questa frase: solo chi non teme di essere debole è davvero forte. Secondo: l'essere del Sud e le tre possibili relazioni con esso: vado via; rimango essendo responsabile; vado via con l'intento di tornare. Spero davvero che riusciremo a riparlarne. Buone giornate, cari ragazzi. E soprattutto non abbiate paura di leggere!”