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“NULLA È IMPOSSIBILE”, BEBE VIO ATLETA PARALIMPICA ITALIANA

para 1Beatrice Maria Vio. In arte Bebe Vio, è una schermitrice italiana classe 1997, campionessa paralimpica italiana e mondiale.

All’età di 11 anni, nel 2008, fu colpita da una meningite che le causò un’estesa infezione, con annessa necrosi ad avambracci e gambe di cui si rese necessaria l’amputazione. Circa un anno dopo l’insorgenza della malattia riprese l’attività sportiva ed agonistica come schermitrice, grazie  ad una particolare protesi progettata appositamente.

Partecipa nel 2016 alla XV edizione delle Paralimpiadi a Rio De Janeiro vincendo una medaglia d’oro e una di bronzo ed esercitando anche una sorta di autoironia scattandosi, insieme a Massimiliano Rosolino (ex nuotatore italiano) e David Ciaralli (portavoce federale), un selfie utilizzando come “selfie-stick” (il bastone dei selfie) proprio la sua stessa protesi.  Commenta così la foto pubblicata sui suoi profili social, mandando in subbuglio i fans e tutto il mondo sportivo che inizia a lodarla per lasua tenacia: “Mamma mi ha sempre detto che sarei potuta diventare qualsiasi cosa nella vita… quindi ho deciso di essere un selfie-stick!”
In un’intervista al programma Mediaset de “Le Iene”, andata in onda il 13 Novembre 2016, Bebe Vio sorprende nuovamente tutti per la sua capacità di sdrammatizzare, dichiarando di non voler essere definita come disabile e che anzi il suo “braccio mobile” le è servito molto anche in classe quando lo prestava ai suoi compagni per giocare o scrivere. Anche qui non manca la sua autoironia, infatti Bebe presta il “braccio mobile” alla giornalista del noto programma di Italia 1 per far si che le regga il microfono.para 2
Ma Bebe Vio non finisce mai di stupire. Ospite (insieme a Roberto Benigni, Paolo Sorrentino e Giorgio Armani) dell’incontro tra il Presidente Matteo Renzi e l’ormai Presidente uscente degli Stati Uniti Barack Obama in una cena di Gala alla Casa Bianca, riesce a “rubare”, andando contro il regolamento, un selfie al Presidente Obama che all’inizio un po’ titubante, finisce poi per cedere al coraggio che contraddistingue l’atleta azzurra concedendogli il tanto proibito selfie.

Bebe Vio diviene quindi un simbolo di coraggio per il mondo intero e la dimostrazione che “nulla è impossibile, basta volerlo”, anche quando sembra di aver perso ormai le speranze.

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